Recensione - Il silenzio di Dio
di Marcel SmileDi cosa parla “Il silenzio di Dio”
Sul retro del libro appare:
"La visione della vita non come cammino determinato dalle proprie scelte, bensì progetto che risponde a una volontà superiore. In questo caso, a un disegno divino di fronte al quale l'individuo è chiamato ad affrontare momenti ardui - come la perdita del padre, a soli quattro anni, durante la Seconda Guerra Mondiale - oppure a ritrovare la propria comunione spirituale, il completamento di sé, in una donna che non è quella scelta come moglie e madre dei suoi figli. Ciò che si racconta in queste pagine è un legame forte, sincero, sofferto e inestinguibile negli anni al punto che, quando cessa per la scomparsa di "lei", pare quasi che Dio abbia voluto far sentire meno la sua voce."
Parlare di lealtà coniugale non è mai qualcosa di semplice, e di certo non lo si può fare qui, su due piedi, commentando un libro su questo portale, ma questo libro sembra un invito a soffermarsi a pensare su quanto oggi si siano logorati i valori morali.
Vivere in un epoca egocentrica autorizza a venir meno alla solenne promessa di amare e onorare il coniuge?
E' davvero impossibile controllare i propri sentimenti o almeno soggiogare i nostri arcaici istinti quando questi cozzano contro il comune buon senso, il rispetto di chi ci sta intorno e il rispetto di noi stesso?
(visto che perchè l'autore stesso ammette di alimentare un sentimento che lo porta ad una sofferenza tutt'altro che trascurabile).
La narrazione gode di una scorrevolezza piacevole e coivolgente, frutto di un'accurata ricerca espositiva, ma alla fine del libro, che si legge tutto d'un fiato, la domanda che sovranta i miei pensieri è: perchè?
Perchè continuare un gioco crudele non solo attentando ai sentimenti delle persona a noi più care ma anche a noi stessi?
Perchè arrendersi al tentativo di ricostruire una famiglia serena?
Riusciamo a dominare l'elettromagnetismo, la chimica, la fisica..., ma per quanto riguarda i sentimenti nemmeno sappiamo che si possono controllare!
Peccato però dare a Dio la colpa delle nostre ostinate scelte sbagliate.