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Eugenio Montale biografia e opere

Genova 1896 - Milano 1981

Eugenio Montale vita riassunto

Il poeta e scrittore italiano Eugenio Montale nasce a Genova il 12 ottobre 1896, dedica la sua giovinezza agli studi letterari e alla passione per il canto lirico, fonte di ispirazione per le sue opere furono i periodi della sua infanzia passati alla villa dei genitori a Monterosso (comune italiano della provincia di La Spezia in Liguria).

Nel 1927 si trasferisce a Firenze iniziando a lavorare presso la casa editrice Bemporad e nel 1929 si impiega presso la biblioteca del Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux fino al 1938 rimosso per la mancata adesione al partito fascista, in questo periodo si dedica come traduttore di poesie e testi teatrali soprattutto dall'inglese.

Finito l'incubo della seconda guerra mondiale, prende un ruolo attivo nella politica italiana iscrivendosi al Partito d'Azione ma dopo qualche anno lascia l'esperienza politica.

Nel 1948 si trasferisce a Milano dove inizia la sua collaborazione con lo storico quotidiano italiano Corriere della Sera come giornalista culturale.

Eugenio Montale muore a Milano il 12 settembre 1981.

Eugenio Montale

Orientamento politico

Rimase in una posizione appartata e critica rispetto alle ideologie dominanti del suo tempo.

Studi intrapresi

Diploma in ragioneria (1915) 3 lauree ad honorem

Riconoscimenti attribuiti

  • Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana (1961)
  • Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1965)
  • Senatore a vita (1967)
  • Premio Nobel per la letteratura (1975)

Eugenio Montale pensiero e poetica

Montale è un maestro nel dipingere l'angoscia dell'uomo contemporaneo, un'angoscia che chiama male di vivere. La sua poesia è un viaggio introspettivo, una ricerca costante del senso in un mondo spesso percepito come indifferente e ostile.

La natura, nelle sue opere, è più che uno scenario: è un simbolo, un rifugio cercato e negato, uno specchio delle emozioni umane. La parola poetica, per Montale, è uno strumento essenziale per dare forma a questo disagio, ma anche un limite, poiché l'esperienza umana è troppo complessa per essere completamente espressa.

Tra i temi ricorrenti troviamo la solitudine, la morte, il tempo che fugge e l'amore visto come illusione. La sua poesia è caratterizzata da un linguaggio asciutto e preciso, da immagini evocative e da un uso sapiente delle metafore.

Leggere Montale significa confrontarsi con le domande fondamentali dell'esistenza: chi siamo? Dove stiamo andando? Qual è il senso della vita? Le sue risposte, sempre aperte e sfuggenti, risuonano ancora oggi con sorprendente attualità.

Corrente letteraria di Eugenio Montale

Eugenio Montale è spesso associato all’Ermetismo, sebbene non si identifichi completamente con questa corrente letteraria del Novecento, caratterizzata da una poesia densa e simbolica. La poesia di Montale presenta alcune caratteristiche ermetiche, come l’uso di simboli e un linguaggio denso e allusivo, ma si distingue per la sua chiarezza espressiva e una maggiore apertura alla realtà rispetto agli ermetici puri. Montale descrive la condizione umana in modo critico e disincantato, rendendo la sua opera unica nel panorama letterario italiano del Novecento.

Autori che hanno influenzato Eugenio Montale

L’opera di Montale, pur profondamente legata al suo territorio ligure, è un crogiolo di influenze internazionali. La tradizione italiana, rappresentata da Dante, Leopardi e Ungaretti, gli fornisce una solida base, ma è soprattutto guardando oltre confine che Montale trova nuove ispirazioni. La poesia francese, con la sua ricerca del suono e del mistero, lo affascina profondamente, in particolare gli autori Baudelaire e Mallarmé. Anche la poesia inglese di T.S. Eliot, con la sua visione della modernità e il concetto di “correlativo oggettivo”, diventa uno strumento chiave nella poetica montaliana, permettendogli di evocare emozioni attraverso immagini precise e concrete.

Montale è, insomma, un poeta cosmopolita che dialoga con le grandi voci della letteratura europea, senza mai perdere la sua originalità. La sua poesia, pur radicata nella tradizione, è sempre proiettata verso il futuro, anticipando molti dei temi e delle inquietudini del Novecento.

Le opere di Eugenio Montale

  • Ossi di seppia | Piero Gobetti Edizioni | 1925
  • Le occasioni | Vallecchi Editore | 1939
  • Finisterre | Einaudi | 1943
  • Quaderno di traduzioni | Edizioni della Meridiana | 1948
  • La bufera e altro | Mondadori | 1956
  • Farfalla di Dinard | Mondadori | 1956
  • Xenia | Mondadori | 1971
  • Auto da fè | Mondadori | 1966
  • Fuori di casa | Mondadori | 1969
  • Satura | Mondadori | 1971
  • Diario del '71 e del '72 | Mondadori | 1973
  • Sulla poesia | Mondadori | 1976
  • Quaderno di quattro anni | Mondadori | 1977