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Gabriele D'Annunzio biografia e opere

Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938

Gabriele D'Annunzio scrittore italiano del 900, nasce in Abruzzo a Pescara il 12 marzo 1863 da una famiglia agiata, inizia a scrivere ancora studente con la raccolta di ventisei poesie Primo Vere (espressione latina che significa all'inizio della primavera), pubblicata 1879.

Finisce gli studi 1881 si trasferisce a Roma, occupandosi di giornalismo di cronache mondane. Nel 1883 si sposa con la duchessa Maria Hardouin di Gallese , da cui ebbe tre figli. Nel 1889 pubblica il suo primo romanzo Il piacere.

Nel 1895 si trasferisce a Firenze per vivere accanto alla celebre attrice teatrale italiana Eleonora Duse, instaurando un legame sentimentale e artistico, cinque anni più tardi pubblica il romanzo Il fuoco tratto dalla relazione con l'attrice.

Con lo scoppio della prima guerra mondiale, Gabriele D'Annunzio si arruola come volontario e partecipa a diverse imprese militari, rimanendo gravemente ferito ad un occhio in un incidente aereo a seguito di un atterraggio d'emergenza. A Venezia passa il periodo di convalescenza dove scrive il Notturno pubblicato nel 1921, una raccolta di riflessioni legati alla malattia nel periodo di cecità.

Nel 1918 terminato il primo conflitto mondiale e deluso dall'esito delle guerra e considerandola una vittoria mutilata, nel 1919 decide d'intraprendere l'Impresa di Fiume. Nel 1921 si ritira nella villa di Cargnacco comune di Gardone Riviera sul lago di Garda creando il museo del Vittoriale degli Italiani.

Gabriele d annunzio nel 1º marzo 1938 muore per cause naturali.

Gabriele D'Annunzio

Orientamento politico

Fu deputato della destra nel 1897, cambio spesso convinzioni politiche.

Studi intrapresi

Compie gli studi liceali nel collegio Francesco Cicognini di Prato, Iniziò a frequentare la facoltà di lettere e filosofia di Roma, senza però portare a termine gli studi universitari.

Riconoscimenti attribuiti

  • Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia 1917
  • La Croce al merito di guerra Medaglia d'Oro al Valor Militare
  • Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore francese
  • Principe di Montenevoso

Quali furono i legami tra il fascismo e D'Annunzio?

Inizialmente i rapporti tra il Vate d'Italia e il regime fascista non erano ben chiari, in seguito per motivi di convenienza si schierò dalla parte di Mussolini, appoggiando l’avvento del movimento fascista al potere e aumentando la popolarità del Duce con alcune sue citazioni e frasi famose, lo scrittore però non prese mai la tessera del partito Nazionale Fascista.

D'Annunzio e la sua corrente letteraria: un'analisi del decadentismo

Gabriele D'Annunzio è stato uno dei maggiori esponenti del Decadentismo italiano, un movimento artistico e letterario che si sviluppò tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Il Decadentismo si caratterizzava: per una visione pessimistica e nichilista della vita, una ricerca di sensazioni raffinate ed esaltanti, un culto della bellezza e dell'arte come unici valori, e una tendenza al rifiuto delle convenzioni morali e sociali.

Tra gli elementi del decadentismo presenti nelle opere di D'Annunzio possiamo citare:

  • L'estetismo, che proponeva una concezione della bellezza come valore assoluto e fine a se stesso, al di là di ogni morale o utilità.

  • Il Superomismo, che si ispirava alla filosofia di Nietzsche, e sosteneva la superiorità dell'individuo eccezionale, capace di affermare la propria volontà di potenza e di vivere al di sopra delle leggi comuni.

  • Il vitalismo, ovvero l'elogio della vita come forza creatrice e distruttrice, che si manifesta nella natura, nell'arte e nell'amore.

Tutte queste correnti si riflettono nelle opere di D'Annunzio, che spaziano dalla poesia alla prosa, dal romanzo al teatro. Il suo romanzo Il Piacere è considerato un'opera emblematica del Decadentismo.

Tra i influenzatori di D'Annunzio per il decadentismo troviamo i poeti francesi come: Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Stéphane Mallarmé e Arthur Rimbaud, e lo scrittore inglese Oscar Wilde.

Le opere di Gabriele D'Annunzio

  • Primo vere | Giustino Ricci | 1879
  • Canto novo | Sommaruga | 1882
  • Intermezzo di rime | Sommaruga | 1883
  • Il libro delle vergini | Sommaruga | 1884
  • Il piacere | Fratelli Treves | 1889
  • L'innocente | Fratelli Treves | 1892
  • Poema paradisiaco | Fratelli Treves | 1893
  • Il trionfo della morte | Fratelli Treves | 1894
  • Le vergini delle rocce | Fratelli Treves | 1895
  • La città morta | Fratelli Treves | 1898
  • La Gioconda | Fratelli Treves | 1898
  • Il fuoco | Fratelli Treves | 1900
  • Le novelle della Pescara | Fratelli Treves | 1902
  • Laudi del Cielo del Mare della Terra e degli Eroi | Fratelli Treves | 1903
  • La figlia di Iorio | Fratelli Treves | 1904
  • La fiaccola sotto il moggio | Fratelli Treves | 1905
  • La nave | Fratelli Treves | 1908
  • Forse che sì, forse che no | Fratelli Treves | 1910
  • Notturno | Fratelli Treves | 1921
  • Il libro segreto di Gabriele D'Annunzio | Fratelli Treves | 1935